Work/works - Overtime
Aris Accornero, importante studioso del lavoro, ha fatto notare che "non si era lavorato mai così tanto, così intensamente e così a lungo come nell'epoca dell'industria... Neppure gli schiavi, salvo rarissime eccezioni, e tantomeno i servi della gleba avevano un orario regolare, una settimana regolare, un anno regolare....Nel medioevo c'era molto più tempo libero di oggi. Nel seicento si lavorava in genere non più di 3/4 ore al giorno".
Nella civiltà contadina il tempo era sostanzialmente determinato dal clima e dalle stagioni. Con l'industrializzazione tutto è stato irregimentato con l'uso dell'orologio. Mediamente le persone lavoravano circa 10 ore e avevano circa 10 ore per le attività sociali e famigliari. Oggi con l'economia globale non esiste più a un raccordo con la fisiologia umana: la nuova cultura è lavorare 24 ore sette giorni su sette. Non esiste più un legame tra tempo e processi produttivi ma tra tempo e mercato, con il risultato finale che per le fascie lavorative deboli è scomparso il tempo libero. Le dinamiche per i lavoratori dipendenti sono contraddittorie. Oggi Italia e Giappone sono le punte avanzate dell'overtime.....ma qualche tempo fa la Fuji bank ha reso noto uno studio dal quale risulta che almeno il 4% dei propi dipendenti resta tutto il giorno in ufficio senza fare assolutamente nulla. Esattamente il contrario di quello che succede ai giovani lavoratori precari della City, ove per stress da lavoro, per stress da prestazione professionale, per conquistare i capi e ottenere un contratto definitivo si può anche arrivare a morire. Moritz Erhardt che aveva appena 21 anni ed era stato assunto con un contratto a termine alla sede londinese della Merrill Lynch-Bank of America è morto. I suoi amici raccontano che negli ultimi tre giorni era rimasto in ufficio senza mai darsi una pausa, continuando a bere caffè per tenersi sveglio. Sempre attaccato ai computer a seguire le contrattazioni. Non ha retto ed è crollato. L’hanno trovato nella doccia del dormitorio per studenti di Beta al Green dove dimorava.
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